Valentino Rossi parla della paternità: “Pensavo che sarebbe stato più difficile”
Il campione parla in un'intervista della paternità: "A volte si pensa che avere un bambino sia un peso. Si vede un figlio come una perdita di tempo, ma è un peccato perché è un’esperienza che consiglio a tutti"
Valentino Rossi, diventato papà a marzo del 2022 di Giulietta, parla in un'intervista a La Stampa della paternità. Alla domanda se sia più complicato correre con la moto o dietro la figlia, il campione risponde: "Correre in auto e in moto è più difficile, a volte la pressione e la tensione ti fanno stare male, invece con Giulietta è tutto bello". "Mi aspettavo che fare il babbo sarebbe stato più difficile, ma è ancora piccola e so che quando crescerà diventerà più impegnativo", afferma il pilota. Parlando invece del perché in Italia si facciano meno figli, Valentino Rossi dice: "Io ho aspettato di essere veramente molto grande. Hanno tutti molta paura, soprattutto da giovani. I nostri genitori facevano i figli a 25 anni o meno, io a quell’età sarei stato disperato, non avrei saputo cosa fare". "Si è un po’ più egoisti, almeno io lo sono stato, pensi che avere un bambino sia un peso e gli amici non ti aiutano, ti ricordano che non potrai più svegliarti a mezzogiorno. Forse la gente è un po’ più pigra, vedono un figlio come una perdita di tempo, ma è un peccato perché è un’esperienza che consiglio a tutti", aggiunge il campione.